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Oplà, riprendiamoci la città, Napoli

OPLÀ RIPRENDIAMOCI LA CITTÀ giugno/luglio 2008

 Incontri, musica, teatro, laboratori, arti e artigianato per riappropriarci insieme dello spazio pubblico urbano

 

Piazze, parchi comunali, sopraelevate, edifici pubblici ed altre megaopere hanno spesso una storia comune: milioni di euro spesi per costruirli per poi diventare luoghi di degrado, desolati ricettacoli di divieti. Opere calate dall’alto, che i cittadini non riconoscono come proprie e le istituzioni non riescono a curare come dovrebbero.

Con Oplà, facciamoci spazio, del settembre 2007, è nato a Scampia il Comitato Spazio Pubblico, per promuovere riflessioni attive sugli spazi della città. In questi mesi abbiamo cercato, e trovato, altri compagni di strada, gruppi e singoli che si prendono cura degli spazi “non privati”, costruendo campetti di calcio, autogestendo parchi comunali, battagliando perché ex cinema non diventino centri commerciali, vivendo i campi rom come parti della città. Gruppi che hanno iniziato a prendersi cura della città da soli, non rimanendo con le mani in mano a aspettare che le cose piovano dall’alto. Azioni di comunità spesso portate avanti malgrado assenze o impedimenti delle istituzioni. Davvero pochi invece i casi in cui le amministrazioni

locali hanno saputo scoprire e sostenere le forze sociali già attive sul territorio, unica via per invertire la rotta della città in deriva.

Oplà,

Incontri, musica, teatro, laboratori, arti e artigianato per riappropriarci insieme dello spazio pubblico urbano

Oplà, Riprendiamoci la città, di giugno 2008, vede per la prima volta le reti sociali di diversi quartieri organizzare insieme un mese di azioni sullo spazio pubblico urbano, dando vita al Coordinamento Cittadino per gli Spazi Pubblici.

L’invito è ancora una volta a tutti (al potere arroccato nel palazzo per paura di perdere la poltrona, a chi ha paura del rione a fianco, all’associazione che ha paura che altre associazioni le invadano il territorio, al napoletano che ha paura che il rom gli rubi il bambino…) ad uscire dai fortini sempre più blindati costruiti dalla società securitaria.

Le giornate che proponiamo sono un giro di città per condividere:

– una prima raccolta di documenti di inchiesta sugli spazi pubblici napoletani, da cui partire per discutere di strategie comuni, nell’assemblea cittadina convocata a Ponticelli il 26 giugno alle 16,30;

– un assaggio di quanto gruppi e reti territoriali fanno giorno per giorno, portando in strada musica, video proiezioni, balli, burattini, teatro, gare culinarie, assemblee e altri momenti simbolici auto organizzati, come spiragli di possibilità rispetto a ciò che i luoghi abbandonati potrebbero diventare;

– denuncia di (ir)responsabilità delle istitituzioni per quanto solo all’amministrazione pubblica compete;

– un “corridoio” tra quartieri, dove attivisti e singoli cittadini (italiani, rom e stranieri) si incontrino e conoscano pratiche e territori altri.

Oplà è organizzata dal Coordinamento Cittadino per lo spazio Pubblico

Formato da:

Comitato Spazio Pubblico Scampia

(comitatospaziopubblico.blogspot.com).

Rete Social Fest di Ponticelli

(www.arcimovie.it).

Rete della Sanità (quartieresanita.blogspot.com).

Coordinamento Parco Sociale Ventaglieri e Damm

(www.parcosocialeventaglieri.it).

 

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