Quartieri spagnoli a Napoli, la storia e come arrivare in uno dei quartieri più autentici della città partenopea.
I quartieri spagnoli sono una delle zone più caratteristiche e vivaci di Napoli, situati nel cuore del centro storico, tra via Toledo e il lungomare. Il loro nome deriva dal fatto che, nel XVI secolo, furono costruiti per ospitare le truppe spagnole che presidiavano la città. Da allora, i quartieri spagnoli hanno mantenuto una forte identità popolare, fatta di tradizioni, cultura, arte e gastronomia.
I quartieri spagnoli sono composti da una fitta rete di vicoli stretti e colorati, dove si respira l’atmosfera tipica napoletana, tra panni stesi, bancarelle di frutta e verdura, botteghe artigiane e presepi. Tra le attrazioni principali da visitare ci sono le numerose chiese barocche, come la basilica di Santa Maria della Sanità, la chiesa di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone e la chiesa di Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe. Inoltre, nei quartieri spagnoli si trovano alcuni dei musei più interessanti della città, come il Museo Cappella Sansevero, dove si ammira il celebre Cristo Velato, il Museo Filangieri, dedicato alle arti decorative, e il Museo del Corallo Ascione, che racconta la storia e la lavorazione di questo prezioso materiale.
Per arrivare ai quartieri spagnoli si può prendere la linea 1 della metropolitana e scendere alla fermata Toledo o Dante. Da lì si può raggiungere a piedi la zona in pochi minuti. Un’altra opzione è prendere il bus R2 o il tram 1 e scendere alla fermata Piazza Trieste e Trento. Da qui si può percorrere via Toledo fino a raggiungere i quartieri spagnoli.
I quartieri spagnoli sono una meta imperdibile per chi vuole conoscere la vera anima di Napoli, tra storia, arte e folklore. Si consiglia di visitarli durante il giorno, per godere appieno dei loro colori e dei loro profumi, e di assaggiare le specialità gastronomiche locali, come la pizza fritta, i cuoppo di pesce e i babà.