Le chiese dei quartieri spagnoli a Napoli, la storia dei luoghi di fede conservati dal popolo napoletano.
Le chiese dei quartieri spagnoli a Napoli sono un patrimonio storico e artistico di grande valore, che meritano una visita approfondita. Queste chiese, infatti, raccontano la storia di una parte della città che ha subito nel tempo trasformazioni sociali, culturali e urbanistiche, conservando però la sua identità e la sua vitalità.
I quartieri spagnoli sono nati nel XVI secolo come alloggi temporanei per le truppe spagnole che occupavano Napoli. In seguito, si sono trasformati in un’area popolare e densamente abitata, caratterizzata da vicoli stretti e palazzi alti. Qui si sono sviluppate diverse forme di religiosità popolare, legate alla devozione per i santi protettori, le anime del purgatorio e le confraternite laiche.
Le chiese dei quartieri spagnoli a Napoli
Le chiese dei quartieri spagnoli testimoniano questa ricchezza spirituale e artistica, ospitando opere di noti pittori, scultori e architetti napoletani, come Luca Giordano, Francesco Solimena, Cosimo Fanzago e Ferdinando Sanfelice. Alcune delle chiese più importanti sono:
– La chiesa di Santa Maria della Mercede a Montecalvario, fondata nel 1589 dai padri mercedari, che si occupavano del riscatto degli schiavi cristiani. La chiesa ha una facciata barocca e un interno a croce latina, con una cupola decorata da affreschi di Luca Giordano. Tra le opere d’arte presenti nella chiesa, spiccano il quadro della Madonna della Mercede di Massimo Stanzione e il gruppo scultoreo dell’Immacolata Concezione di Giuseppe Sanmartino.
Il luogo di culto è anche sede di una confraternita laica, che organizza ogni anno la festa della Madonna della Mercede il 24 settembre, con una processione per le strade del quartiere. La chiesa di Santa Maria della Mercede a Montecalvario è un luogo di culto e di storia, che testimonia la devozione e la tradizione dei napoletani.
– La chiesa di Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe, edificata nel 1738 su progetto di Ferdinando Sanfelice ed è dedicata a Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe, una religiosa napoletana che visse nel convento annesso alla chiesa e che è venerata come santa dal 1867. L’edificio ha una facciata concava e un interno a navata unica, con cappelle laterali e una cupola ottagonale. Nella cappella dedicata alla santa si conserva il suo corpo incorrotto e il suo letto miracoloso, dove si dice che possano avvenire guarigioni.
– La chiesa di Santa Maria dello Splendore, costruita nel 1603 dai padri teatini, che avevano il compito di diffondere la riforma cattolica dopo il Concilio di Trento. La chiesa ha una facciata sobria e un interno a navata unica, con una volta a botte affrescata da Francesco Solimena. Nella chiesa si trovano anche opere di altri artisti napoletani, come il Crocifisso ligneo di Francesco Antonio Picchiatti e il San Gaetano da Thiene di Giacomo del Po.
La chiesa di Santa Maria dello Splendore è un luogo di culto e di storia, che merita una visita approfondita da parte di chi vuole conoscere meglio la tradizione e la cultura napoletana.
Queste sono solo alcune delle chiese dei quartieri spagnoli a Napoli, che offrono al visitatore la possibilità di scoprire un aspetto autentico e affascinante della città partenopea.