Toccherà anche la città di Napoli il roadshow “Industry 4.0: preparati al futuro”, ideato da Confindustria che si articola a livello nazionale attraverso 18 incontri sul territorio. L’incontro nella città partenopea ci sarà mercoledì 11 aprile, alle ore 10:00, presso l’Unione Industriali Napoli. Il roadshow ha l’obiettivo di approfondire i temi legati all’Industria 4.0. Proprio per “prepararsi al futuro”, come ricorda il sito dedicato di Confindustria preparatialfuturo.confindustria.it, l’incontro che sarà organizzato nella sede di Unione Industriali (piazza dei Martiri 58, Napoli) in collaborazione con Campania Digital Innovation Hub, punta a offrire un’opportunità di approfondimento dell’ampio e variegato panorama di Industria 4.0.
Il termine Industry 4.0 è stato usato per la prima volta alla Fiera di Hannover nel 2011 in Germania. A ottobre 2012 un gruppo di lavoro dedicato all’Industria 4.0, presieduto da Siegfried Dais della multinazionale di ingegneria ed elettronica Robert Bosch GmbH e da Henning Kagermann della Acatech (Accademia tedesca delle Scienze e dell’Ingegneria) presentò al governo federale tedesco una serie di raccomandazioni per la sua implementazione.
La quarta rivoluzione industriale che porterà alla produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa. Secondo un rapporto della multinazionale di consulenza McKinsey, le nuove tecnologie digitali avranno un impatto profondo nell’ambito di quattro direttrici di sviluppo: la prima riguarda l’utilizzo dei dati, la potenza di calcolo e la connettività, e si declina in big data, open data, Internet of Things, machine-to-machine e cloud computing per la centralizzazione delle informazioni e la loro conservazione. La seconda è quella degli analytics: una volta raccolti i dati, bisogna ricavarne valore. Oggi solo l’1% dei dati raccolti viene utilizzato dalle imprese, che potrebbero invece ottenere vantaggi a partire dal “machine learning”, dalle macchine cioè che perfezionano la loro resa “imparando” dai dati via via raccolti e analizzati. La terza direttrice di sviluppo è l’interazione tra uomo e macchina, che coinvolge le interfacce “touch”, sempre più diffuse, e la realtà aumentata.
In questo scenario, dunque, è fondamentale digitalizzare i processi aziendali, in relazione alle opportunità offerte dalla tecnologia ed utilizzare poi quest’ ultima per semplificare ed automatizzare la loro esecuzione, tendendo traccia ed utilizzando gli scambi di informazioni che avvengono in tutti i punti di contatto con il cliente. Diventa quindi fondamentale ripensare le procedure aziendali in chiave digitale. Oggi infatti il cliente ha un comportamento di consumo molto diverso rispetto a quello che aveva alcuni anni fa e raggiungerlo lungo tutto il customer journey senza l’ausilio di una soluzione che consenta di mappare i processi risulta molto difficile. Senza dimenticare, poi, l’importanza di riuscire ad avere un accesso veloce e preciso ai dati aziendali. Il dato positivo della digitalizzazione riguarda anche i benefici economici. Le fatture elettroniche hanno infatti un costo di molto minore rispetto a quelle cartacee. Insomma, alle aziende non resta far altro che sposare la quarta rivoluzione industriale.