“ Ritengo fortemente penalizzante la decisione, assunta dagli organi preposti e comunicata con un avviso apposto all’ingresso del parco, di consentire, sia a Pasqua sia a Pasquetta, la fruizione della villa Floridiana, l’unico parco a verde pubblico a disposizione del popoloso quartiere collinare, che conta quasi 50mila residenti, solo fino alle 14:00 con il museo Duca di Martina negli stessi due giorni osserverà lo stesso orario ma la biglietteria chiuderà alle 13:15 – stigmatizza Gennaro Capodanno, presidente del Comitato per i Valori collinari, fondatore su Facebook del gruppo “Riappropriamoci della villa Floridiana” al link: https://www.facebook.com/ groups/villafloridiana/ , gruppo che conta quasi 1.500 iscritti -. Non si riescono a comprendere, a questo punto, i motivi per i quali non possa rimanere regolarmente aperto fino alle 19:00, adottando le stesse misure cautelative, un parco, decisamente molto più piccolo, come quello della villa Floridiana, in analogia con quanto annunciato in questi giorni per il parco della Reggia di Caserta, che finalmente , dopo 25 anni, a Pasquetta sarà regolarmente aperto “.
“ Peraltro – puntualizza Capodanno – per la villa Floridiana purtroppo, a distanza di circa tre anni e mezzo dalla firma della convenzione tra il Comune di Napoli e la Soprintendenza per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della città di Napoli, sottoscritta il 20 novembre del 2013, poco o nulla è cambiato. Restano, tra l’altro, ancora interdette al pubblico molte zone, recintate per i noti problemi legati alla sicurezza, a tutt’oggi non ancora risolti. Senza considerare l’inaccettabile situazione per la quale nelle aree di un parco che si estende per circa 60mila metri quadrati, con tante famiglie con bambini, non vi siano disponibili servizi igienici autonomi funzionanti “.
“ Questo modo di gestire a Napoli i beni museali ed ambientali pubblici, che si reitera da tempo, è incomprensibile oltre che inaccettabile – stigmatizza Capodanno -. In tutte le città d’Italia e d’Europa, in queste occasioni, i tesori storici, artistici e ambientali vengono regolarmente offerti alla fruizione sia ai residenti che ai visitatori. A Napoli, dove, peraltro, anche per il prossimo periodo pasquale si registrerà una presenza massiccia di turisti, sarebbe necessario che tutti indistintamente, a partire dalle istituzioni a tanto preposte, contribuissero a realizzare un processo di riqualificazione, teso a rilanciare l’antica metropoli del sud d’Italia quale indiscussa capitale della cultura. Invece si chiudono alcuni musei e giardini pubblici o, come nel caso della villa Floridiana, se ne consente l’accesso solo nella mattinata, laddove essi potrebbero rimanere aperti per l’intera giornata, predisponendo un’idonea vigilanza, come già fatto, con risultati lusinghieri, altrove “.
Capodanno lancia un appello al Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Franceschini, nonché alle massime autorità regionali e cittadine, chiedendo interventi urgenti, non più procrastinabili, finalizzati a eliminare definitivamente questa “tradizione” di tenere chiusi, nel capoluogo partenopeo, per l’intera giornata o parzialmente, alcuni parchi e musei, in particolari occasioni, come il lunedì in Albis, nonostante le puntuali quanto giustificate proteste.