Napoli, in metrò l'acciaio riciclato diventa arte

metrò napoli, arte in acciaioQuattro nuove opere d’arte in acciaio riciclato adornano le terminal e fermate di Circumvesuviana, Sepsa e MetroCampania, mentre una quinta è in allestimento a Scampia. Sono sculture realizzate da allievi ed ex allievi dell’Accademia delle belle arti di Napoli con lattine, scatole, barattoli, coperchi. Materiale sottratto alla pattumiera che, con l’ingegno e il lavoro di giovani artisti, ha assunto forme di originale bellezza. L’uomo vitruviano di Leonardo, per esempio. Il disegno ha preso corpo, grazie all’utilizzo coperchi dei barattoli di pomodori. L’opera di Roberto G. Ferrante e Anna Giannoti è esposta nel terminal centrale della Circumvesuviana, a Porta Nolana.

Barattoli deformati e trasformati in “Contenitori di emozioni” (di Giovanni Loria) sono posizionati nella stazione della Sepsa di Fuorigrotta. Mentre lamine d’acciaio curvate a semicerchio, che riflettono le immagini (l’opera è di Selmar Comella e Alessio Liuzzi), sono in mostra nella stazione della Circumvesuviana di Pomigliano d’Arco, e cerchi e barattoli vuoti, disposti in file, compongono “PsycoTin”, l’installazione di Giovanni Arminio che si è ispirato a una foto dall’alto scattata in un deposito di un cantiere edile e si trova nella sede della Circumvesuviana di Castellammare di stabia. «Le stazioni del metrò – dice Giovanna Cassese, direttrice dell’Accademia – diventano così una grande vetrina per i nostri giovani artisti, ma sono anche un modo per avvicinare le masse all’arte contemporanea».

Il progetto “Acciaio amico, l’arte del riciclo in stazione” è realizzato dal Consorzio nazionale acciaio, in collaborazione con l’assessorato regionale ai Trasporti, l’Accademia e l’Ente autonomo Volturno. «La scelta delle stazioni – sottolinea Antonio Russo, direttore generale del Consorzio – non è casuale, ma richiama i luoghi dove si usa l’acciaio: Castellammare con la Fincantieri, Pomigliano con la Fiat e lo scalo di via Lepanto-Leopardi con l’ex Italsider di Bagnoli, dove l’acciaio veniva prodotto». La quinta installazione, quella a Piscinola Scampia, invece segnerà «una presenza nelle periferie cittadine». Sul tetto della stazione di MetroCampania sarà montato “Presentire” di Andrea Carmine Pierro e Antonio Ambrosino, un corno che avrà il compito di raccogliere i rumori della città e trasmetterli, per mezzo di tubi, nella sala d’attesa, non più ovattata, della stazione.

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