Napoli calcio sempre peggio

Le macerie aumentano e il Napoli può solamente sperare che finisca presto, prima d´essere sommerso. Ieri è stato un altro pomeriggio da incubo, al di là della deludente sconfitta (1-2) con il Torino. La contestazione si è allargata a macchia d´olio: la curva B se l´è presa con il dg Marino, la curva A con società e squadra, i distinti soprattutto contro Paolo Cannavaro, sotto choc a fine partita per i fischi e le offese subite. «Sono davvero molto amareggiato per il nostro capitano: ci mette l´anima e non è giusto che diventi il capro espiatorio, i meriti e le colpe sono sempre di tutti», lo ha difeso al 90´ Donadoni, l´unico risparmiato dalla protesta. Appena 7 mila i paganti al San Paolo, in un clima avvelenato. Incidenti prima e dopo la gara, con i ripetuti tentativi degli ultrà di aggredire i colleghi granata e lo scoppio di due petardi. Gli azzurri, senza Lavezzi e Zalayeta, hanno provato a salvare la faccia per un tempo, passando in vantaggio con un bel gol di Pià (42´). Poi il crollo, con le reti subite nella ripresa da Bianchi e Rosina.

«Non meritavamo di perdere la partita, abbiamo creato più occasioni del Torino e si poteva anche vincere, i giocatori ci tenevano molto a fare bella figura al San Paolo, nonostante l´emergenza e le energie ormai in rosso», si è giustificato Donadoni, spiegando con le assenze le sue scelte discutibili. «Non avevamo molte alternative». Restano dei dubbi sull´impiego di Bogliacino da regista, di Grava a sinistra e della fragile coppia di mediani formata da Hamsik e Datolo. Il Napoli, quando gli avversari hanno osato di più, non ha avuto la forza per opporsi a centrocampo.

De Laurentiis, al solito silenzioso dopo una sconfitta, s´è concesso solo una battuta: «Poco da salvare? A me è piaciuto il gol di Pià». Il brasiliano, al terzo centro di fila in campionato, è stato una delle poche note liete del pomeriggio. Feroce la contestazione per il dg Marino, scomparso a sua volta al 90´. I tifosi, delusi da un girone di ritorno catastrofico (ultimo posto con 10 punti), si aspettano adesso risposte concrete dal mercato. Negli spogliatoi c´è stata una riunione informale di un´ora. Imminente un nuovo vertice, in cui ripone speranze Donadoni. «Ho le idee chiare su quello che bisogna fare, spero che la società mi accontenti, ci rinforzeremo soprattutto a centrocampo e in attacco». Ora non si può sbagliare più.

fonte: repubblica.it

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