A Sanremo 2014 due lavoratori campani protestano arrampicandosi sulle impalcature e riescono a bloccare la gara canora.
Dopo pochi minuti dal discorso d’apertura di Fabio Fazio, si sentono delle urla in sala provenire dagli spalti. Due aspiranti suicidi bloccano la scena e quindi la gara canora che stava per iniziare. Si trattava di due dipendenti del consorzio di bacino di Napoli Caserta che dopo la clamorosa protesta al teatro Ariston sono stati portati in commissariato a Sanremo e sono stati interrogati da due agenti. I due protestanti Antonio Sollazzo e Marino Marsicano in una intervista spiegano  di come sono riusciti ad entrare all’ Ariston, pagando normalmente il biglietto facendo anche un piccolo debito, e di come si sono arrampicati facilmente sulle impalcature e che non si fermeranno a Sanremo, ma andranno fino a Bruxelles. I due contestatori hanno spiegato la loro situazione con una lettera a Fazio , che credevano non avrebbe letto e che non vogliono altro che il diritto al lavoro e alla loro dignità . La protesta ha subito ricordato l’episodio dell’edizione del 1995 del Festival , quando alla conduzione vi era Pippo Baudo , dove un disoccupato quarantenne residente a Bologna, Pino Pagano, minacciò di suicidarsi gettandosi da una balaustra della galleria del teatro Ariston perchè senza lavoro e disperato.