A Napoli degrado e sporcizia rovinano l’immagine degli edifici storici che sono ormai circondati in alcune zone di graffiti, lamiere e vetri.

In questi anni ci sono stati diversi appelli per la salvaguardia delle chiese napoletane , ma senza esiti positivi e così oltre 200 edifici versano in condizioni degradanti a Napoli. Ci sono diversi esempi : la chiesa di San Carlo alle Mortelle è in pericolo di crollo, quella di Santa Maria Vertecoeli è un bersaglio continuo di atti vandalici che hanno distrutto non solo la parte ornamentale , ma anche l’Oratorio , dove l’antico organo risulta ormai fuori uso. Vi sono poi alcune chiese che ormai hanno addirittura perso il loro significato di culto come Santa Maria delle Mosche e San Giovanni della Disciplina che ospitano negozi e San Salvatore agli Orefici diventata ormai da tempo la cucina di una trattoria. Un altro caso è la chiesa di Santa Maria della Sapienza di via Costantinopoli, dove regnano cartoni , bottiglie di birra e di Coca Cola e rifiuti di ogni genere che rovinano la sua splendida facciata. Il soprintendente per il Patrimonio storico e artistico e il Polo Museale , Fabrizio Vona, ad una intervista ha risposto che il problema a Napoli è la manutenzione che se ne fa troppa poca, mentre si dovrebbe intervenire senza perdere troppo tempo, anche perchè molti albergatori del centro storico denunciano continuamente il degrado della città partenopea.