Ischia, a cavallo tra cielo e mare

Se a Capri sbarcano le mucche per “Cow Parade”, Ischia risponde con i cavalli. I cento destrieri di “Pithecusa – A cavallo tra cielo e mare”, un galà equestre in programma dall’8 al 10 agosto ad Ischia. La kermesse è organizzata dal locale sodalizio “Aragona Arabians” di Bartolo Messina con il coordinamento dell’associazione culturale “La Prima Lettera”di Napoli.

La parata inaugurale sfilerà tra Casamicciola, Lacco Ameno e Porto. La tregiorni si svolge all’arena Pithecusa, antico stabilimento termale pubblico ormai in disuso da un secolo. È stato edificato un ring con spalti da cui assistere a performance, esibizioni e acrobazie. Tra le attrattive gli stuntmen e stunthorse “Giona”. Tre fratelli interpreti di un audace programma di volteggi su cavalli in corsa. Sono noti in tutti i principali appuntamenti del circuito continentale, oltre che come controfigure di film. Il più piccolo, Diego, ad otto anni è il più giovane volteggiatore europeo. Guest star Alberto di Giussano, alias Pasquale Beretta.

l principale addestratore europeo di cavalli di razza andalusa, cocchiere di Catherine Zeta Jones in “Zorro” e richiesto in tutte le parate folk del lombardo: è il sosia dell’eroe di Legnano caro a Bossi. Poi una sezione unica, il “Teatro a cavallo”. È stato creato da una “compagnia di giro” molto particolare, quella del Rossano Ranch di Canossa (Reggio Emilia), che allestisce rappresentazioni sul dorso dei destrieri. Infine, 150 giovani della “Aragona Arabians” scandiranno le giornate con le esibizioni di Alta Scuola Spagnola, disciplina imperniata sull’eleganza e la compostezza dei movimenti.

L’intera manifestazione rientra nel circuito “Horsescapes – Paesaggi equestri”. Un progetto dedicato alla valorizzazione della cultura del cavallo: accanto agli show sono previsti spazi dedicati all’ippoterapia, la riabilitazione mediante contatto e relazione con gli animali; l’ippoturismo, segmento specializzato nella scoperta delle bellezze ambientali del territorio secondo canoni di ecosostenibilità. La rassegna ha ottenuto ottimi riscontri: durante il primo anno circa duemila spettatori a sera.

fonte: la repubblica .it

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