C´è un grande assente, il presidente Giorgio Napolitano. Ma fa sentire la sua voce. E l´incoraggiamento per Napoli nella notte magica del Plebiscito, il concerto di Zubin Mehta.
Napolitano ha spiegato in una lettera la sua assenza con gli impegni che lo trattengono a Roma. «Il delicato momento che la vita istituzionale del Paese sta attraversando – ha scritto al commissario straordinario del San Carlo, Salvatore Nastasi – mi rende difficile allontanarmi da Roma per partecipare, come avrei voluto, all´importante evento serale di Napoli: il grande concerto, diretto da Zubin Mehta, che segnerà il superamento della fase di crisi che metteva in questione le sorti del glorioso Teatro San Carlo».
Napolitano aggiunge, rivolgendosi a Nastasi: «Al personale rammarico per non poter presenziare a un´alta manifestazione di cultura musicale come quella affidata alle orchestre e ai cori del San Carlo e del Maggio Fiorentino, desidero unire l´espressione del più vivo apprezzamento per quanti, a cominciare da lei, caro dottor Nastasi, nella sua qualità di Commissario straordinario, hanno contribuito a un impegno di risanamento e di rilancio di una storica istituzione, patrimonio di civiltà e d´arte prezioso non solo per Napoli ma per l´Italia e per il mondo».
La lettera si conclude con un caloroso augurio di successo e un saluto affettuoso «a tutti i napoletani raccolti a Piazza Plebiscito per sostenere il loro teatro e per esprimere fiducia nel futuro della loro città». L´incoraggiamento per i napoletani, nel momento più difficile per la vita della città. Prima del concerto cinque disoccupati che stavano manifestando in piazza del Plebiscito sono stati fermati dalla polizia e condotti in questura. Nella zona, sin dal pomeriggio erano giunti numerosi senza lavoro. La polizia li ha invitati a lasciare la piazza. La tensione si è sciolta quando le luci dei riflettori si sono accese sullo spettacolare scenario della piazza. Un parterre ricchissimo di ospiti, gli artisti Toni Servillo e Lina Sastri, il presidente di Finmeccanica, che ha sponsorizzato la serata, Francesco Guarguaglini, l´imprenditore Antonio D´Amato, il procuratore della repubblica Giandomenico Lepore e il procuratore generale Vincenzo Galgano.
Nastasi con Roberto Bolle, Carla Fracci come sempre in bianco con il marito Beppe Menegatti, il cardinale Crescenzio Sepe a colloquio con il ministro della Cultura, Bondi, il sindaco Rosa Russo Iervolino, contenta, rilassata: «Finalmente Napoli nella sua veste migliore, per fortuna ci capita ogni tanto di vederla così». Il governatore Bassolino saluta e chiacchiera con Servillo: «È un momento bello, e non è una serata soltanto. Guai e problemi seri, certo, ma anche la vitalità di questa città, la cultura come principale risorsa produttiva. Napoli è un campo di lotta e battaglia quotidiana tra tante cose negative». Spazzatura e discariche da aprire, per esempio. Il premier Berlusconi dice: a fine luglio Napoli sarà pulita. «Deve essere un impegno di tutti – chiosa Bassolino – avendo una riserva di disponibilità nelle discariche superiore ai quantitativi giornalieri. Altrimenti basta un intoppo, e tutto si ferma di nuovo». Tregua sui rifiuti nella sera della stella Mehta. Il sottosegretario Guido Bertolaso stringe la mano a Gennaro Mola, assessore all´Ecologia, il generale Giannini dice «lasciamo stare le polemiche». Renzo Arbore dal palco, dà il benvenuto a novemila spettatori e grida «Viva Napoli».[