Gennaro De Tommaso solo l'ultimo Masaniello

Attaccato e mancato di rispetto dai media Gennaro De Tommaso, con appellativi come Genny ‘a Carogna solo per distogliere l’attenzione dal gravissimo fatto di cronaca che ha vede Ciro Esposito in gravi condizioni.

Gennaro De Tommaso
Gennaro De Tommaso e Masaniello

Oramai è chiaro, tutto quello che sta girando dietro il tentato omicidio intenzionale di Ciro Esposito durante gli agguati subiti dai tifosi napoletani a Roma durante la finale di Coppa Italia allo stadio Olimpico tra Napoli e Fiorentina sabato 3 maggio 2014, ha due scopi nascondere i colpevoli e buttare altro fango su Napoli e i napoletani che come sempre in questi casi mostrano il fianco ai coltelli affilati di gruppi di persone che odiano chi vive sotto al Vesuvio.

Gennaro De Tommaso capo ultrà della Curva A del Napoli, uomo che in qualche modo è stato reso protagonista a sua insaputa di un affare più grande di lui, attaccato da tutti i media tranne solo il Tg7 di Mentana, che è l’unico ad averlo chiamato per nome, Gennaro De Tommaso, mentre tutti gli altri lo chiamavano Genny ‘a carogna o Gennaro ‘a carogna, violando le principali basi di rispetto per una persona, prendendosi una confidenza inaudita. Il nome di questa persona è Gennaro De Tommaso e un giornalista che si rispetti non può mancare di rispetto a un cittadino solo perché napoletano.

Gennaro De Tommaso, sta pagando l’insabbiamento che si sta facendo sul caso di chi ha sparato a Ciro Esposito, sta pagando il fatto che un napoletano è un ottimo capro espiatorio, specialmente se questo napoletano ha una maglietta che mette in discussione un processo e non il fatto gravissimo che accaduto, si può avere il dubbio che non sia stato Speziale a uccidere Raciti?Ci può essere il dubbio che chi ha ucciso il poliziotto Raciti sia ancora in libertà?Si può avere il dubbio che Speziale stia pagando una colpa non sua?Forse si, ma non Gennaro De Tommaso che è napoletano è che in quel momento è stato fatto passare per pazzo come Masaniello,  Gennaro De Tommaso solo l’ultimo Masaniello che Napoli ha partorito.

Così succede che a Gennaro De Tommaso, gli viene dato un daspo di cinque anni per continuare a spostare l’attenzione su di lui, non si parla di chi ha sparato di Daniele De Santis estremista di destra, violento e per ultimo forse ultrà della Roma e del suo commando di un numero ancora imprecisato di persone che ha attaccato i tifosi del Napoli,  non è mai capitato che gli scontri tra i tifosi in Italia comparissero le pistole, forse il commando è un gruppo d’invasati di destra, che sta avendo una copertura da qualcuno, l’agguato premeditato e la trappola per i tifosi del Napoli è scattata.

Gennaro De Tommaso solo l’ultimo Masaniello, da capo ultrà a capo popolo, Napoli ancora una volta colpita alle spalle da una nazione che si meraviglia che l’inno di Mameli venga fischiato, i tifosi del Napoli sono vittime e non devono essere puniti, troppi gli errori nell’organizzazione che alimentano i dubbi, com’è possibile far fermare gli autobus a tre chilometri dallo stadio Olimpico e far percorrere tutto quella strada a piedi a tifosi non scortati.

Cosa sarebbe successo a parti invertite, se a Napoli un tifoso della Roma fosse rimasto vittima di un agguato da parte dei tifosi napoletani, come minimo si sarebbe chiamato l’esercito, così come si chiamò l’esercito per sterminare i briganti dopo l’unità d’Italia, che briganti non erano ma che fu massacro della povera gente.

 

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