Ercolano illuminata visite guidate notturne negli scavi

Quando, nel luglio di otto anni fa, David Woodley Packard, figlio di Dave co-fondatore del gigante informatico Hewlett-Packard, visitò Ercolano, rimase così sorpreso dalla bellezza dei tesori di quest´antica città romana che scelse di adottarla. Da allora Herculaneum, gioiello dell´archeologia che aspetta di essere dissepolto nei suoi 20 ettari complessivi (al momento ne sono visitabili 4,5) gode della protezione del colosso Usa, che sponsorizza restauri. Un mecenate d´eccezione che continua a perseguire una meta ambiziosa: far riemergere Villa dei Papiri (le cui fondamenta sono parzialmente invase dalle acque) che resta sepolta sotto 25 metri di terra fangosa divenuta oramai granitica roccia dopo l´eruzione del 79 d. C.

Nell´attesa di un evento auspicato da secoli, da oggi e fino alla metà di settembre l´antica Herculaneum offrirà un altro prodigio, mostrandosi di notte ai visitatori. Per la prima volta, allineandosi alla tendenza delle visite nei luoghi d´arte, anche Ercolano aprirà decumani e cardini alle luci serali. Lampade e fari illumineranno i percorsi fuori orario. La casa di Aristide (primo edificio posto sul cardo verso il mare, dove i borboni scavavano cunicoli per sottrarre gli arredi della vicina Villa dei Papiri), la Casa d´Argo, quella dello Scheletro, il thermopolium, le Terme maschili e femminili (con i mosaici in tema marino).

Poi i fasci di luce raggiungeranno la Sede degli Augustali, il foro degli addetti al culto dell´imperatore Augusto, passeranno per la Casa e la bottega di Nettuno e Anfitrite e quella del Bel Cortile, per giungere alla Casa dei Cervi, con il criptoportico, il pavimento a mosaico bianco, le pareti affrescate, il giardino dove furono ritrovate le statue in marmo di cervi assaliti dai cani e la terrazza panoramica sul mare. Poi il percorso proseguirà, in compagnia di luci e ombre, fino all´ingresso della Palestra e alla Terrazza di Marco Nonio Balbo, nell´area a Sud della città. In futuro le luci arriveranno anche alla Casa dell´Atrio a Mosaico e alle Terme Suburbane, uno degli edifici termali meglio conservati dell´antichità, attualmente in restauro.

L´illuminazione del parco archeologico di Ercolano è un progetto realizzato con fondi propri della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei. Illuminare ad arte una sezione degli scavi non è stata impresa facile. L´itinerario notturno è stato possibile grazie ai lavori di messa a norma dell´impianto elettrico che sono solo una parte dell´opera di risanamento che interessa tutta l´area, realizzata nell´ambito del progetto dell´Herculaneum Conservation, finanziato dal Packard Humanities Institute e attuato dalla British School at Rome, assieme alla Soprintendenza. «Si potenzia e valorizza un patrimonio nazionale inimitabile, e un attrattore turistico essenziale per lo sviluppo della città», dice il sindaco, Nino Daniele. Sotto i riflettori le decorazioni più preziose e i volumi tridimensionali degli edifici romani. Al percorso luminoso seguirà uno spettacolo di Domenico Corrado. L´impianto è stato progettato da Alessandro Grassia (che di recente ha illuminato la Casa di Augusto sul Palatino) e da Alessandro Sellitto, con la collaborazione di Maria Emma Pirozzi.

 

fonte :larepubblica.it

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