Nel week-end del 28 e 29 novembre continua a Città della Scienza il grande spettacolo di “Futuro Remoto Robot”, ideato e realizzato dall’87 dalla Fondazione Idis.Dalle 9 alle 21 nuovi e fantastici robot saranno in mostra nel Science Centre pronti ad entusiasmare e stupire il pubblico.
Tra le attrattive principali del fine settimana c’è senz’altro UBHand, la mano robotica in grado di afferrare e trasportare oggetti di diverse forme e dimensioni: la precisione dei suoi movimenti è così elevata da consentire la manipolazione di oggetti scivolosi, sottili e fragili, come un pennarello o una bottiglia di vetro. UBHand dimostra quindi una corrispondenza quasi esatta con la mano umana, di cui è in grado di replicare i movimenti, acquisiti attraverso un guanto dotato di sensori che captano il movimento effettuato da un operatore che lo indossa.
Altro pezzo forte che sarà presente in mostra è Robot Suit Hall, l’esoscheletro che capta i segnali nervosi trasmessi dal cervello ai muscoli. Hall cattura anticipatamente questi segnali attraverso un sensore collegato sulla pelle di chi lo indossa favorendo così l’esecuzione dei movimenti. Questo robot, dalle molteplici applicazioni, rappresenta pertanto un validissimo supporto per la riabilitazione in campo medico
o per chi è affetto da forme di disabilità, ma è anche un aiuto prezioso nel duro lavoro della fabbrica o per effettuare le più difficoltose operazioni di salvataggio in luoghi disastrati.
Flowers’s field (Tappeto dei fiori) è invece un simbolo avanzatissimo della robotica evolutiva e sociale. Studiando i meccanismi che possono consentire ad un robot di apprendere nuove competenze attraverso interazioni giocose e intuitive con gli esseri umani, il team di ricerca Flowers, ha sviluppato un fiore robotizzato che come simili creature si evolve in modo autonomo. Quando nessun visitatore è vicino, i fiori si muovono con « movimenti biologici » che variano a seconda delle condizioni del suono e della luce circostante. Questa applicazione robotica illustra anche due capacità fondamentali del futuro robot personale: abilità motorie complesse, nonché la capacità di percepire, capire e reagire al contesto sociale.
A completare il panorama dei robot in esposizione nei vari spazi della mostra c’è poi Rho-ban, un robot umanoide di intrattenimento. Rho-ban è di piccolo peso, 35 cm di altezza, e possiede un ricco repertorio di abilità motorie, compresa la capacità di controllare in modo dinamico il suo equilibrio di fronte a perturbazioni esterne o su superfici in movimento, nonché la capacità di salire le scale. Rho-ban è anche dotato di abilità sociali, può impegnarsi in interazioni gestuali e acustiche con gli esseri umani in giro e attirarli in piccoli giochi, ed è in grado di esprimere una gamma di emozioni mediante la sua postura.
Ma, così come nella sua consolidata tradizione, la Fondazione Idis non dimentica, a Città della Scienza, i più piccoli, per i quali ci saranno spettacoli ed esibizioni con alcuni giochi robotici dagli effetti speciali assicurati. “Wrex the Dog”, il cane-robot dai tre diversi tipi di comportamento – felice, pazzo o affamato – che evita gli ostacoli, obbedisce ai comandi del suo padroncino e lo protegge da eventuali aggressioni;Robosapien, un piccolo robot in puro stile manga che cammina, ruota su sé stesso, balla, danza e afferra gli oggetti con una fluidità di movimento realmente impressionante.
Adulti e bambini resteranno affascinati dalla somiglianza con gli esseri umani, sempre più accentuata, di questi automi che sembrano davvero proiettare il visitatore in un futuro, prima soltanto immaginato, ma ora concreto e visibile a tutti qui, a Città della Scienza.
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