Circumvesuviana non ci resta che piangere

Circumvesuviana alla frutta.

Entrare in una stazione della circumvesuviana (se la trovate aperta) da un anno a questa parte, è come entrare in un mondo dove non esistono certezze, perfino la forza di gravità non è certa e s’inizia a lievitare, tutto lievita, lievitano i miei occhiali, lievitano gli abbonamenti annuali quelli mensili e i biglietti giornalieri, lievitano i treni, i binari e i macchinisti, lievitano anche quei due anzianissimi dipendenti della vesuviana, che stanno al varco biglietti al terminale di Porta Nolana e che quando chiedi se il prossimo treno per Baiano partirà mai alle 18:48, loro con un’espressione che lievita non sanno risponderti e hanno l’impressione che ne sanno meno di te, ma quando provi ad insistere loro ti mandano dal capostazione, che è introvabile, arroccato nel suo ufficio, barricato dentro, come un templare assediato da mille arabi.

Ma che vita è questa, come è possibile sopportare tutto questo, come è possibile non prendere una cisterna di benzina e dire, adesso non vi faccio partire io, ma per sempre, adesso i treni li sopprimo io….

Bisogna reagire,  bisogna trovare i colpevoli a questa truffa, qui si parla di una ferrovia, non di un negozietto, chi ha rubato i soldi della vesuviana?

 

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