SULLA SOGLIA DI PICCOLE PORTE
di Enza Silvestrini.
Si tratta di un romanzo breve che ha come protagonista e narratore un io alla ricerca di se stesso,
un io che un po’ distrattamente si lascia guidare più dal caso che dall’intenzione. In questa ricerca,
attraverso gli involontari meccanismi della memoria, delle libere associazioni, fluiscono presente e
passato con i relativi mondi che li sostanziano. Il passato perduto dell’infanzia solare nella luce
intensa dei polverosi pomeriggi estivi, trascorsa a giocare nella piazza del paese contro le bande
rivali, silenziosa, ostinata ed eroica nelle prepotenze, nei suoi giochi crudeli, decorosamente povera,
ma soprattutto vincente con il suo corredo di bambini adoranti.
Un’infanzia immersa nel mondo della provincia napoletana (il nolano) negli anni 70 e 80, un mondo
lento, contadino, con un ritardo di almeno cinquanta anni rispetto alla città, con i suoi proverbi e i
suoi modi di dire, la sua saggezza, le sue processioni e i suoi riti collettivi in bilico tra cattolicesimo
e paganesimo, le sue storie raccontate dai vecchi, i suoi miti televisivi, un mondo irrimediabilmente
perduto.
Il presente, invece, popolato di occupazioni quotidiane dai ritmi veloci e violenti della
Napoli di oggi, contraddittoria e vecchia, incapace di coniugare splendore e desolazione, tradizione
e modernità. Un mondo fatto di personaggi che vivono nel breve spazio-tempo condiviso alla
fermata dell’autobus o nei suoi tempi di percorrenza o, al contrario, di presenze quotidiane
osservate (più spesso spiate) dal balcone.
Così come il mondo che lo riflette, neanche l’io riesce a trovare un nesso tra le sue etàidentità,
semplicemente individua una cesura netta negli anni del passaggio dalla scuola elementare
alla scuola media, anni in cui le virtù, come l’agilità, la velocità nella corsa, l’essere minuti e
l’intelligenza, non contavano più poiché alle femmine era chiesto sostanzialmente di essere belle.
Non c’è un racconto organico di questa età, ma solo la consapevolezza dolorosa di aver perso
improvvisamente quella magia e quel potere che la rendevano unica e vittoriosa sulla comunità dei
bambini che adesso le si rivoltano contro esponendola al senso del ridicolo e della sconfitta. Lo
scarto temporale e sostanziale è abissale e non permette di comprendere come si è diventati ciò che
si è diventati.
Il tono è leggero e punteggiato di espressioni napoletane; lo stile agile e scorrevole per favorire una
lettura veloce e gradevole. Molte le parti ironiche, talvolta persino comiche.
La libreria Archeologiattiva di Napoli – Libreria degli Umanisti – nell’ambito dei suoi appuntamenti Book Live Show organizza una presentazione del romanzo dell’autrice napoletana Enza Silvestrini “Sulla soglia di piccole porte”, edito da Graus.
La presentazione si svolgerà in maniera interattiva ed innovativa, con un elevato coinvolgimento del pubblico, e si terrà giovedì 28 ottobre alle ore 18:30 nella nostra sede di Via Duomo 228.