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Il più grande massaggiatore di tutti i tempi – Salvatore Carmando

Salvatore Carmando se ne va. Sessantasei anni a ottobre prossimo, le mani d’oro del Napoli, il massaggiatore storico dei muscoli azzurri, l’amico, il confidente di tanti campioni va in pensione. «Trentacinque anni in azzurro. Tantissimi ricordi, successi, anche delusioni certo, ma soprattutto tanti indimenticabili compagni d’avventura. Mi mancherà il campo, lo spogliatoio, ma sono felice per quello che è stato e ringrazio il Napoli per tutte le emozioni che mi ha dato.


Al Napoli, a De Laurentiis e a Marino auguro tantissime vittorie», dice Carmando nel giorno dell’addio. Memoria storica, testimone di generazioni di campioni ma anche di presidenti e di allenatori, Sasà, quando arrivò al Napoli il primo settembre del ’74 trovò Luis Vinicio in panchina e in campo Juliano e Bruscolotti, Canè e Montefusco, Clerici e Tonino Albano. Da allora non s’è staccato più da quella maglia, da quello spogliatoio. Neppure quando fu costretto a lasciarlo per un piccolo periodo per poi essere richiamato in tutta fretta. Va in pensione, Sasà («E non nascondo l’emozione del momento»), quella pensione che negli ultimi tempi era stata spesso al centro dei suoi amichevoli discorsi, quasi a voler esorcizzare il giorno del distacco. Che per Salvatore Carmando resta comunque velato di tristezza. E invece chissà quante cose, aneddoti, segreti avrebbe da raccontare. Anche legati a Maradona.

Sasà, infatti, è stato amico e confidente di Diego che non cominciava una partita se non lo baciava prima sulla fronte. Un rito consumato mille volte sul prato, davanti alla panchina. Amicizia e stima profonda quella di Diego nei confronti di Carmando. Tant’è che lo volle prima come massaggiatore ufficiale della Nazionale argentina nel 1986 in Messico, esperienza dalla quale tornò da campione del mondo, poi «massaggiatore clandestino e personale» al Mondiali Italiani del ’90 e poi «ufficiale e personale» a quelli americani di quattro anni dopo. E non è tutto. Non è escluso, infatti – e qualche messaggio è già arrivato – che Maradona ora che è ct possa affidare a Carmando i muscoli della sua Seleccion per il Mondiale sudafricano del 2010. È il sogno segreto di Sasà, che nel cuore oltre a Maradona e all’azzurro del Napoli porta anche l’azzurro della Nazionale che lo ebbe massaggiatore (furono Vicini e Arrigo Sacchi a volerlo) per sei anni e sino ai Mondiali del 90. E anche in Nazionale con i suoi scherzi e con le sue mani d’oro conquistò subito la fiducia e la simpatia di tutti. Di Vialli, Zenga e Franco Baresi soprattutto. Quel Baresi che, memore della monetina sulla testa di Alemao a Bergamo, per prenderlo in giro lo accolse a Coverciano con un piatto pieno proprio di monetine.

Fonte: Il Mattino

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