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Il 2011 di Napoli

L’anno 2011, oramai alle porte d’uscita, è stato caratterizzato da tanti eventi che hanno interessato Napoli, così diversi, che sarebbe sbagliato tirare una somma, per capire se è stato un anno positivo o negativo.

Partiamo dalla politica a Napoli, il 2011 ha visto l’ascesa del nuovo sindaco, Luigi De Magistris, alla guida della città, per vedere una rara volta che un candidato non sostenuto dai partiti maggiori, sia riuscito a “scassare” il progetto consolidato che vedere chi ha più manifesti e soldi, vince l’elezioni.
De Magistris, è la voglia di cambiamento di Napoli, la lotta ai cumuli di spazzatura per strada e la ztl nel centro storico, sono forti segnali che indicano che il sindaco sta seguendo la voglia di cambiamento che i napoletani hanno chiesto.
Voto 10, Gigì continua così.

Lo sport, il Napoli, la squadra di De Laurentis è riuscita ad arrivare alla Champions League, competizione da cui mancava dagli anni di Maradona, riuscendo a superare un girone di ferro, con squadre costruite per vincere la principale competizione europea.Lavezzi, Hamsick e Cavani, fanno la differenza, con un gruppo ben assortito e un allenatore, Walter Mazzarri, che riesce sempre a dare le giuste motivazioni.
Voto 8, Siamo sempre con te.

La cronaca, la camorra e la malavita locale, colpi pesantissimi sono stati dati dallo Stato ai vari clan, arresto di Michele Zagaria dei Casalesi e notizia degli ultimi giorni dell’anno, Napoli non è la capitale degli scippi.
Certo tutto questo è solo una goccia nel mare, troppe ancora le aeree della città sotto controllo della malavita sia quella organizzate che quella emergente delle baby-gang, lo sforzo dovrà essere notevole e duraturo nel tempo, ma vediamo forse la luce.
Voto:7, una strada difficile

Il lavoro a Napoli, l’occupazione che manca, la nota più dolente, il lavoro che latita, Napoli ha un’emorragia di giovani che vanno via per cercare lavoro al Nord, l’emigrazione che si sta verificando oramai da 150 anni, quando il regno delle Due Sicilie, fu conquistato dai Savoia, da allora generazioni di napoletani e meridionali si spostano in cerca di lavoro.
Purtroppo la mancanza di politiche sociali ed economiche, non c’incoraggiano per avere più speranza nel nuovo anno, il 2012 che si presenta come anno di recessione per l’Europa, nuove tasse in vista come l’IMU, per Napoli potrebbe essere un anno insostenibile, svariati gli scioperi in città.
Voto:3, rimane solo la speranza.

Queste le nostre considerazioni, tutti i blogger di Napolibella.it colgono l’occasione per augurare a tutti i nostri affezionati lettori, un felice, sereno e napolenatissimo 2012!!!

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