Siamo al bivio, Sempre, Domani noi, Solo così, Onda d’estate, Da solo, Gente che non vede, Wagliò, Stringe, May Day, sono i dieci brani del cd che gli Altotas – la band musicale formata da sette musicisti provenienti da diverse formazioni e esperienze legate alla stagione Vesuwave degli anni ’80 – presenta ufficialmente venerdì 11 aprile alle 22.00 all’Upstroke di Napoli in via Coroglio.
Il progetto Altotas è Marco Miglio (Voce) Elvira Gioia (Cori e tastiere), Ricky Graziano (Sax e cori), Nando Daniele (Batteria), Ludovico Bova (Chitarra), Michele Nasone (Chitarra), Stefano De Palma (Basso). Produzione e Direzione artistica di Max Carola per la Maxsound records.
La pre-produzione del cd viene realizzata nel marzo del 2013 curata da Ezio Mazzola. A maggio del 2013 Max Carola, produttore e direttore artistico dell’etichetta Maxsound records, propone al gruppo la realizzazione del primo disco. Il mese successivo, a giugno, la band entra in sala di registrazione alla Maxsound e dà vita al CD Siamo al bivio – il titolo di apertura del disco – composto da dieci brani tutti in italiano, dieci scorci/sguardi lungo i rapporti sociali, affettivi e politici del momento. Così in Domani noi si racconta la storia vera di un amico in “fase terminale” che si rivolge alla compagna con la speranza di un incontro nell’infinito. In Wagliò (unica parola in napoletano dell’intero disco) una visione di Napoli dalla parte di chi vuole “sporcarsi le mani” ma per cambiarla. Nei brani Stringe e Da solo si accenna ad una visione intima dei propri desideri e delle proprie paure. Gente che non vede critica la visione “social” dei giovani e degli stereotipi di massa. Sempre, Onda d’estate e Solo così raccontano “storie di vita affettiva” non sempre a buon fine, dove “l’ironia” trapela da linee vocali volutamente melodiche. Il pezzo May day è un dialogo (ironico) che quotidianamente avviene fra i politici e la gente comune, i loro messaggi e le paure trasmesse intenzionalmente.
Il booklet del CD Siamo al bivio, curata dall’agenzia Backorder, racconta la possibile scelta tra un mondo artisticamente “incolore” e l’espressività, la creatività, l’arte in ogni forma. Sulla copertina sono espliciti i riferimenti (il semaforo, il prisma, la pillola, le strisce pedonali) in omaggio alle band che hanno influenzato il sound degli Altotas.
Formatosi a Napoli nel 2010, Altotas è un gruppo musicale alternative Pop-Rock composto da 7 musicisti provenienti da esperienze musicali e da formazioni legate alla stagione della Vesuwave degli anni 80. Marco Miglio, cantante, chitarrista ritmico e compositore (sue Senza Luce, Singer Swing tra le altre) con Nando Daniele, batterista (Senza Luce, Moja e molti altri) coinvolgono il bassista-compositore Stefano De Palma (Ressa, Panoramics, Chattanooga, Ferrania Colors e altri) e Ricky Graziano, sax e voce (Chattanooga, Compagnia Paolo Di Sarcina, Cocciante e altri), per la creazione di un progetto di inediti dal nome Altotas. A loro si unisce nel 2011 la cantante Elvira Gioia, che cura la comunicazione del gruppo. Sempre nel 2011, l’esigenza di far crescere la band e consentire a Marco Miglio di concentrarsi sulla voce e sul linguaggio del corpo, lasciando la chitarra, entrano i chitarristi Michele Nasone (Panoramics, Cairo) e Ludovico Bova (Ressa, Punhappies).
La prima uscita ufficiale della band risale a dicembre del 2011 al Teatro Mediterraneo di Napoli per una manifestazione di beneficenza. Tra il 2011 e il 2012 il gruppo si è esibito all’Upstroke, al Formia in piazza, al Sea Legend, allo Stadio Collana, a Fondi di Baia, al Pala Argine, al Parco archeologico di Villa Literno, al Nabilah, all’Ippodromo di Agnano, al Teatro Trianon, al Laboratorio Occ. Insurgencia, alla Mostra d’Oltremare per la Fiera della Casa, impegni affiancati dal costante studio di prove in sala, alla ricerca di un sound e di un’identità musicale che fonde ritmiche spiccatamente pop/rock e melodie disegnate.
Il nome della formazione – Altotas – è un equivoco, un gioco, in quanto diversamente da quel che induce i più a pensare, è in realtà il nome di un alchimista greco, noto come precettore di Cagliostro, di cui si hanno pochissime notizie. Altotas sarebbe stato nientemeno che Altus, maestro occultista autore del Mutus Liber, il Libro Senza Parole, conoscitore in particolare del segreto del Mysterium Magnum, la Materia Prima necessaria a realizzare la Pietra Filosofale