Una sconfitta, quella subita con l’Inter e una certezza portata a casa dai partenoperi: serve altro, soprattutto in difesa. E Inler appare sempre più vicino.
AAA cercasi ‘scudiere’ disperatamente. Amaro fu il boccone mandato giù contro l’Inter e se la doppietta di Thiago Motta e l’incornata di Cambiasso han dato a Leo il plauso dei posteri, all’indomani della sconfitta, il Napoli si asciuga le ferite e cerca, sul tavolo dei vinti, la soluzione al suo impasse.
Le alternative? Poche e soprattutto semplici. Se a languire, infatti, è la porta, se lo specchio partenopeo ‘assorbe’ piuttosto che ‘riflettere’, non servono troppi giri di parole per arrivare alla sola e unica riflessione che scioglierebbe la matassa: serve un difensore, un esterno sinistro, un centrocampista centrale, qualcuno in grado di garantire maggiore copertura, capace di impostare la manovra di gioco, di agevolare le punte insomma, un uomo in grado di rendersi pericoloso quanto basta per coprire in difesa e servire l’attacco.
Nella lista dei papabili, il solito nome, quel Gokhan Inler che di nuovo e prepotentemente torna ad insinuarsi nel mirino del Napoli. Già pallino di Mazzarri nello scorso mercato, il centrocampista svizzero dell’Udinese sembra incarnare infatti l’ideale cercato dai partenopei impegnati in questi giorni nell’ultimare le pratiche per avvicinare il giocatore.
Dal canto suo il patron dell’Udinese, Pozzo, avrebbe richiesto 15 milioni di euro per il giocatore. Bigon sta valutando bene le varie opportunità mettendo sul piatto anche un conguaglio economico per far sì che Inler possa finalmente diventare un calciatore azzurro, ma intervistato su Radio Marte, il ds napoletano non si sbilancia affermando semplicemente “Se son rose fioriranno”. Certo, l’importante però è “come” si arriva alla primavera…
fonte: Silvia Trovato / Eurosport