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Vomero: ma il museo di Roberto Murolo è aperto al pubblico?

” Nei giorni scorsi – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -, mentre mi trovavo in piazza Fuga, zona che attualmente appare tra le più desolate del popoloso quartiere collinare del Vomero, per la chiusura, temporanea ma che dura dal 1° agosto dell’anno scorso, della funicolare Centrale ma anche di quella più recente dell’adiacente bar omonimo, avvenuta dalla sera alla mattina, un gruppo di turisti, evidentemente estimatori del grande artista, conosciuto in tutto il mondo, mi ha chiesto dove si trovava il museo dedicato a Roberto Murolo e se conoscevo gli orari nei quali esso era visitabile “.

” Confesso di essere rimasto al momento non poco interdetto – afferma Capodanno -. Ricordavo che, in occasione della collocazione della lapide, dedicata al grande maestro della canzone napoletana, avvenuta il 18 gennaio 2012, per celebrarne il centenario della nascita, lapide posta sulla facciata del fabbricato in via Cimarosa, 25, dinanzi alla casa dove egli visse e morì, e dove, prima di lui, aveva vissuto anche il padre, il poeta Ernesto Murolo, come ricorda un’altra lapide posta nei pressi della prima, si parlò diffusamente, anche sugli organi d’informazione, della realizzazione, nell’abitazione dei Murolo, di un museo che sarebbe dovuto diventare luogo di studio e di ricerca ma anche meta per un turismo rivolto a un pubblico non solo nazionale, amante della storia musicale di Napoli di sempre “.

 

” Belle intenzioni, in verità – sottolinea Capodanno -, alle quali, però, non sappiamo se poi siano seguiti fatti concreti. A questo punto, a distanza di ben oltre cinque anni dal suddetto avvenimento, celebrato anche, nel 2013, il decennale della morte del maestro, pure per rispondere alla domanda dei turisti ma anche dei tanti estimatori dell’indimenticato artista, auspichiamo che chi all’epoca assunse pubblicamente questo impegno, renda pubblicamente noto se la casa di Roberto Murolo, le cui pareti, come si legge nelle cronache dell’epoca, parlano di musica e cultura e che, si auspicava che diventasse come la casa museo a Lisbona di Ferdinando Pessoa, il grande scrittore portoghese, sia oggi un museo, accessibile ai visitatori, e, in caso positivo, in quali orari e a chi bisogna rivolgersi per prenotare la visita, visto che dalle ricerche condotte, anche su internet, nulla risulta al riguardo “.

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